Disturbi co-occorrenti con l'ADHD
Nel processo di diagnosi dell'ADHD, vengono diagnosticati anche i disturbi in comorbilità. Nel caso del Disturbo da D...
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Non è più necessario uscire di casa per specificare la probabilità di disturbi ADHD. Ora è facile! È sufficiente completare un test appositamente preparato. Molte persone hanno beneficiato del nostro aiuto. Lasciati convincere che ne vale la pena.
Il nostro test sullo spettro dell'ADHD determina la presenza iniziale di elementi del disturbo ipercinetico su una scala di probabilità. Il quiz presentato non è un test scientifico-diagnostico.
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Per saperne di piùLa gestione del disturbo da deficit di attenzione e iperattività non porta all'eliminazione dei sintomi (cura). Gli o...
Per saperne di piùI sintomi dell'ADHD negli adulti includono: problemi di organizzazione del tempo; mancanza di organizzazione nel...
Per saperne di piùLa definizione di Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività e il nome stesso del problema si sono evoluti nel ...
Per saperne di piùIl disturbo da deficit di attenzione/iperattività (in inglese noto come attention deficit hyperactivity disorder oppure con l'acronimo ADHD) è un disturbo del neurosviluppo (e che può perdurare in età adulta) caratterizzato da problematiche nel mantenere l'attenzione, eccessiva attività e/o difficoltà nel controllare il proprio comportamento (es.: impulsività) che non appaiono adeguate all'età della persona. La sindrome è stata descritta clinicamente e definita nei criteri diagnostici e terapeutici soprattutto dagli psichiatri e pediatri statunitensi, sulla base di migliaia di pubblicazioni scientifiche, nel “Diagnostic and Statistic Manual of Mental Disorders”, il manuale pubblicato dalla American Psychiatric Association utilizzato come referenza psichiatrica a livello internazionale (DSM-IV).
Disattenzione, iperattività e impulsività sono le manifestazioni comportamentali alla base della diagnosi del disturbo di deficit di attenzione. Tuttavia, vanno distinte per gravità, intensità, persistenza rispetto ai normali e saltuari episodi di disattenzione, iperattività o impulsività.
I sintomi generalmente si manifestano prima che il bambino inizi ad andare a scuola, anche se di solito la diagnosi non viene posta prima dei 9 anni. Secondo i criteri del DSM-5 è necessario che alcuni sintomi siano presenti prima dei 12 anni.
Questi comportamenti interferiscono con molti aspetti della loro vita, inclusa la scuola, le relazioni familiari e la vita sociale. Generalmente questi comportamenti vengono mantenuti anche durante l'adolescenza e oltre, anche se con il passare del tempo possono modificarsi di intensità. In alcuni casi i sintomi si possono affievolire con l'adolescenza e molti pazienti con ADHD si stabilizzano, diventando persone "normalmente attive" e validi studenti. Altri invece iniziano a utilizzare sostanze o presentano omportamenti da delinquente. Nell'età adulta possono continuare a presentare problematiche interpersonali, abuso di alcol o di sostanze o disturbi di personalità. Gli adulti possono inoltre presentare difficoltà di concentrazione, disorganizzazione, impulsività, labilità emotiva, iperattività, frettolosità e scarsa tolleranza allo stress.
Affinché possa essere diagnosticato l'ADHD occorre una osservazione dei sintomi in due situazioni diverse per almeno sei mesi e, per quanto riguarda gli adulti, si devono andare a ricercare i sintomi anche al di sotto dei 12 anni di età al fine di valutare se determinati tratti del disturbo siano diversi da quelli dei coetanei e se fossero presenti fin dall'infanzia. È necessario individuare uno schema persistente di disattenzione o iperattività-impulsività che interferisce con il funzionamento o lo sviluppo, come caratterizzato da (1) o (2):
1. Disattenzione: sei (o più) dei seguenti sintomi sono persistiti per almeno 6 mesi con un’intensità incompatibile con il livello di sviluppo e che ha un impatto negativo diretto sulle attività sociali e scolastiche/lavorative;
2. Iperattività e impulsività: sei (o più) dei seguenti sintomi persistono per almeno 6 mesi con un’intensità incompatibile con il livello di sviluppo e che ha un impatto negativo diretto sulle attività sociali e scolastiche/lavorative (Per gli adolescenti più grandi e per gli adulti - età di 17 anni e oltre - sono richiesti almeno cinque sintomi);
I sintomi non sono soltanto una manifestazione di comportamento oppositivo, sfida, ostilità o incapacità di comprendere i compiti o le istruzioni.
I sintomi possono permanere anche in età adulta per almeno la metà dei bambini e adolescenti ai quali è stato diagnosticato l'ADHD.
Le cause del Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività non sono ancora del tutto chiarite e probabilmente la malattia deriva da una combinazione di diversi fattori genetici e ambientali.
Studi di genetica condotti su famiglie e gemelli stimano un'ereditabilità del disturbo fino al 70 per cento. Diversi geni sono stati implicati ell'eziologia di ADHD tra cui vari polimorfismi del geni che regolano il sistema dopaminergico.
Tra i fattori di rischio ambientali sono stati identificati il fumo di sigaretta e l'uso di alcol durante la gravidanza. Inoltre, bambini in età prescolare che sono esposti ad elevati livelli di piombo, che a volte può essere trovati in rubinetteria o vernici in edifici antichi, possono avere un rischio maggiore di sviluppare l'ADHD.
I bambini che hanno subito una lesione cerebrale possono mostrare alcuni comportamenti simili a quelli di ADHD. Tuttavia, solo una piccola percentuale di bambini con ADHD hanno subito una lesione cerebrale traumatica.
L'idea, frutto di apparenti osservazioni, che lo zucchero raffinato possa provocare ADHD o peggiorarne i sintomi non è supporta da dati scientifici; mentre recenti ricerche britanniche indicano un possibile legame tra il consumo di taluni additivi alimentari come i colori artificiali e conservanti, e un aumento dell'attività. Tuttavia, non sono ancora disponibili dati conclusivi a riguardo.
Di seguito troverete centri, centri di consulenza e associazioni per la diagnosi di ADHD / ADD.